lunedì 26 ottobre 2009




marco
TRISCIUOGLIO

"Sono Professore Associato di Composizione architettonica e urbana presso la Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino (della quale sono Vice Preside per l’Orientamento e per l’attività formativa del Settore Architettura).
Afferisco al Dipartimento di Progettazione architettonica e di Disegno industriale e, come membro della giunta di quel dipartimento, faccio parte della sua Commissione Ricerca, oltre a essere Vice-Coordinatore del Dottorato di ricerca in Architettura e Progettazione edilizia
presso la Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino.

Dopo la maturità classica, mi sono laureato in architettura, nel 1992, e sono stato borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso il Dipartimento di Scienze Antropologiche-Archeologiche e Storico-Territoriali dell’Università di Torino. Dal 1993 ho frequentato, a Genova, il dottorato di ricerca in Problemi di metodo nella progettazione architettonica, sotto la guida del magister Marco Romano. Lì, con Giovanni Galli, Francesco Samassa e altri, ho costituito il Gruppo Ermogene per lo studio della teoria dell’architettura, animando alcuni seminari interdottorati cui partecipò l’indimenticabile Edoardo Benvenuto.

In quegli anni ho preparato la mia dissertazione di dottorato sul tema della storia dell’idea di paesaggio in architettura, nella convinzione che sugli argomenti più discussi della disciplina debba farsi maggiore chiarezza e sperimentando a questo scopo una «storia delle idee» condotta sulla lettura di prima mano di testi di architettura (dai più antichi ai più recenti) o di testi fondativi di saperi che interessano l’architettura (in questo senso ho ri-scoperto e da allora proposto ai miei studenti gli scritti e il pensiero di Rosario Asssunto).
Mentre proseguivo i miei studi sull’idea del paesaggio con due borse post-dottorato, la mia tesi di dottorato è stata segnalata dalla giuria presieduta da Giulio Einaudi alla VI edizione del Premio Giardini Botanici Hanbury e due anni più tardi il Consiglio Nazionale delle Ricerche ne sosteneva la pubblicazione (oggi finalmente in corso).
Il doppio interesse coltivato negli anni della laurea e del dottorato -per il paesaggio e per il patrimonio archeologico- ha cominciato a trovare una sintesi in ricerche condotte a Torino presso il Dipartimento di Progettazione architettonica, nel filone dei progetti di ricerca dedicati all’archeologia industriale e ai territori della cultura materiale: nel 1996 sono stato inserito nel Gruppo di ricerca Unioncamere del Piemonte per uno studio su Costruzione industriale e paesaggio biellese (responsabile Chiara Ronchetta) e ho partecipato alla redazione del volume curato da Laura Palmucci e Chiara Ronchetta, Cascine a Torino (Firenze, 1996).

Nel 1999 sono diventato ricercatore presso il Politecnico di Torino. Nel 2000 è uscito a Torino il primo libro della mia piccola trilogia sulla composizione architettonica, frutto di studi iniziati negli anni di dottorato e affinati anche nella didattica (svolta ininterrottamente dal 1989 a oggi): Il muratore e il latino. Introduzione alla teoria dell’architettura.
Per tutto il 2002 ho svolto il ruolo di Segretario del Coordinamento Nazionale dei Dottorati di ricerca in Progettazione in vista del primo congresso, celebrato al Lingotto di Torino nel febbraio del 2003. Nel 2002 ho vinto a Palermo il concorso da professore di seconda fascia e sono stato chiamato al Politecnico di Torino. Dal gennaio 2004 ho costituito
Lostudio Architetti a Torino, in collaborazione con Michela Barosio e Marcella Graffione.
La teoria dell’architettura, l’architettura industriale, il rapporto tra architettura e paesaggio, il rapporto della città con la sua parte antica sono i temi verso i quali si è più specificatamente rivolta nel tempo la mia attività di ricerca. Tuttavia, se come ricercatore universitario mi sono prevalentemente dedicato alla ricerca di base piuttosto che a quella applicata (curiosity driven piuttosto che mission oriented), la mia attività di ricerca come docente si è misurata con impegni di cifra più applicativa (convenzioni con il Museo del Territorio di Biella, con l’Ascom di Saluzzo, con il DocBi Centro Studi Biellesi di Biella) o di finanziamenti più importanti (partecipazione ai bandi Prin 2003 e 2005 con il progetto Insegnare a progettare, stesura del Progetto InfoMad per le Actions Marie Curie del VI Programma Quadro, approntamento e coordinamento dei progetti europei ProArch e Net.Arch sempre nel VI Programma Quadro).

La ricerca di base ha dato comunque i suoi frutti, con scritti diversi e partecipazioni a seminari internazionali (relatore al Convegno internazionale ISUF The Planned City?, Trani, nel 2003, relatore, con Michela Barosio, al Convegno internazionale EURAU 2004 La Question doctorale, Marseille, nel 2004, relatore, sempre con Michela Barosio, al Convegno internazionale NethCa Unthinkable Doctorate, Bruxelles, nel 2005)
Nel 2002 è uscito Architettura tradizionalista. Architetti, opere, teorie, libro scritto iniseme con Giorgio Pigafetta e Ilaria Abbondandolo (Milano 2002), mentre nel 2003 ho pubblicato il secondo volume della trilogia sulla composizione: La conchiglia di Corbu. Introduzione alla forma in architettura, con una presentazione del mio amico Emanuele Levi Montalcini (Torino, 2003). Si tratta di libri che mettono a fuoco un interesse di ricerca coltivato già da tempo e incentrato sulle forme compositive dell’architettura, con importanti risvolti sulla didattica, che mi ha visto in questi anni particolarmente impegnato. Tra le esperienze didattiche mi piace ricordare il mio ruolo di Visiting Professor presso il Centro Universitario UNIVATES di Lajeado (Brasile) e il Centro Universitario FEEVALE di Novo Amburgo (Brasile) nel 2005.

Oggi sono impegnato nella didattica di primo, di secondo e di terzo livello, ed esploro ambiti di ricerca diversi (sia pura sia applicata), assumendo incarichi di gestione nell’ambito del dipartimento e della facoltà. Nella didattica di primo livello proseguo nella partecipazione a laboratori di progettazione del secondo e del terzo anno (Architettura e Restauro, Architettura e Tecnologia). Sul piano della didattica di secondo livello ho consolidato rapporti con l’ENSA di Marseille Luminy e con l’agenzia Euromediterranée, dedicando per tre anni consecutivi le mie Unità di Progetto intitolate al patrimonio, all’«architettura industriale e alle nuove tipologie edilizie nella riqualificazione delle aree portuali di Marsiglia».
Al terzo livello di formazione infine, sono impegnato nel tenere corsi presso la Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino (sulle teorie della composizione, sull’idea di paesaggio in architettura, sulle possibilità epistemologiche della ricerca in architettura) e nel coordinare workshop stanziali (nel Biellese e nella Torino ex industriale) in seno all’attività del Master in Conservazione, gestione e valorizzazione del Patrimonio industriale, che coordino per la compagine torinese.
Nel campo della ricerca, oltre a partecipare alla stesura di progetti di ricerca nazionali (Prin 2007 sul rapporto tra morfologie urbane e ontologie) ed europei (Architethics), ho diretto personalmente (o collaborato a) ricerche di respiro locale nell’ambito del patrimonio industriale (Provincia di Biella, DocBi centro Studi Biellesi, Comune di Moncalieri, CSI Piemonte). Nel settembre del 2006 ho partecipato come relatore invitato e come chairman al XIII Congresso internazionale del TICCIH (The International Commitee of the Conservation Heritage), curando anche un settore del tour post-congress attraverso i paesaggi dell’industria italiana.

Negli ultimi tre anni ho consolidato il mio ruolo all’interno della rete EURAU (European symposium on Research in Architecture and Urban design): dopo la partecipazione, nel 2006, al convegno di Bruxelles sul Patrimoine, sono stato nominato membro del comitato scientifico dell’edizione che si è tenuta a Madrid nel gennaio del 2008, intitolata al Paisaje Cultural. Come appartenente al gruppo sin dalla sua fondazione, mi occupa oggi, insieme a Roberta Amirante, dell’organizzazione logistica e scientifica della quinta edizione del convegno, da tenersi a Napoli nel 2010 (Venustas: Architettura, Mercato, Democrazia), con la partecipazione, oltre all’Università di Napoli «Federico II» e al Politecnico di Torino, delle istituzioni che hanno organizzato le precedenti edizioni: l’Ecole Nationale Supérieure de Marseille (ENSA), l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture et Paysage de Lille, l’Association des Instituts Supérieurs de Brussels-Liège-Mons (IESA) e la Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de la Universidad Politecnica de Madrid (ETSAM) sul tema dei paesaggi culturali.
Nel 2008, con l’uscita del libro Scatola di montaggio. L’architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma (Roma), ho completato la mia piccola trilogia sulla composizione architettonica".

Da http://architectureinabox.wordpress.com